Pubblicato su SUDLOOK
Sud & Champagne, l’evento organizzato da Club Excellencel’associazione che riunisce tredici tra i maggiori importatori e distributori di vini e distillati d’eccellenza, ha radunato i produttori di vini più rappresentativi del Sud Italia e un’accurata selezione di champagne, per un totale di circa cinquanta produttori.
Una seconda edizione che ha visto la partecipazione di Benanti, Murgo, Pietradolce, Tenute Bosco, Tenute delle Terre Nere come aziende rappresentative dell’Etna all’evento partenopeo Club X.
Calici e bollicine a Pietrarsa (Napoli) quindi, al Museo Ferroviario Nazionale, dove tra le locomotive d’epoca e foto le aziende del sud hanno incontrato alcuni grandi champagne. Un museo della storia ferroviaria teatro di incontro di territori diversi che danno vita a grandi etichette. La selezione delle maison ha permesso le degustazioni di alcune etichette di Louis Roederer, Ayala, Bruno Paillard, Jacquesson, Thiénot, De Sousa, Palmer & Co, Pannier, Paul Bara, Marguet, Larmandier-Bernier, De Venoge, Schreiber, Pierre Gimonnet & fils, H. Giraud, Bonnaire, Pascal Doquet, Colin ed Encry di Enrico e Nadia Baldin unici produttori italiani in Champagne.
Un percorso degustativo che dai vini d’ingresso ha portato fino ai millesimati molto apprezzati dal pubblico.
Pinot nero e Chardonnay a farla da patroni in un evento che ha visto le etichette di champagne presenti nei cataloghi di Balan, Bolus, Cuzziol, Les Caves de Pyrene, Meregalli, Prémier, PWS, Proposta vini, Sagna, Sarsi Amadè, Teatro del vino, Vino & design e Visconti 43, incontrare i vini autoctoni del sud. “Un appuntamento per approfondire la conoscenza tecnica e la formazione in campo enologico attraverso le degustazioni e dialoghi diretti con alcuni produttori” è la filosofia degli organizzatori.
Giuseppe Parlavecchio, agronomo di Pietradolce, ci conferma la grande attenzione sui vini etnei: “Veniamo dal successo degli Oscar dei vini di Roma con il premio al nostro Etna Rosato 2017, a questo evento stiamo dando la possibilità di degustare il nostro Sant’Andrea, un’intuizione di Michele Faro – titolare dell’azienda – che ha fortemente voluto questo vino che nasce da una selezione di uve carricante sul vigneto di Milo: una macerazione lunga sulle bucce in tini di legno” un prodotto straordinario che può sfidare il tempo e regalare sempre grandi emozioni.
Anche Agatino Failla, responsabile marketing dell’azienda Benanti si ritiene “soddisfatto di questo evento che ha dato la possibilità agli addetti del settore presente di poter degustare grandi vini”.
Una bella partecipazione di pubblico e attenzione verso le aziende etnee che hanno raccontato il nostro territorio, fatto di peculiarità e microzone in grado di produrre vini unici. La terra del vulcano Vesuvio incontra i vini del vulcano Etna, un evento a due vulcani, passeggiando con un calice di champagne.